Con delibera del 31.01.2013 n. 38/2013 l'Autorità per l'energia e il gas ha dato il via alla restituzione degli importi, circa 4-5 euro a famiglia, indebitamente versati nelle bollette dell’acqua.
Oggetto di tale rimborso, riguarderà le maggiorazioni del 7% a titolo di remunerazione del capitale investito pagate sulle bollette dell’acqua tra il 21 luglio e il 31 dicembre 2011. Tale adeguatezza era stata abrogata con referendum popolare del 12 e 13 giugno 2011, ma purtroppo rimasta applicata anche nei mesi successivi in modo illegittimo.
Il Consiglio di Stato, pertanto, ha autorizzato la restituzione degli importi adeguando così le bollette ai parametri stabiliti dal referendum del giugno 2011.
Seppur questo rappresenti una certezza, meno certe appaiono invece le procedure per i rimborsi che saranno valutate nei prossimi quattro mesi.
Per quanto riguarda il rimborso dal 21 luglio e 31 dicembre 2011 l’Autorità ha escluso che le restituzioni possano avvenire con conguaglio in bolletta optando per una restituzione diretta della somma, ma a tal proposito l’Autorità deve ancora fornire istruzioni alle rispettive aziende locali.
Dal 1 gennaio 2012 al 31 dicembre 2013 sarà applicato un metodo tariffario transitorio, studiato dall’Autorità per l’energia, che partirà retroattivamente da giugno. Gli eventuali rimborsi del caso saranno compensati nelle bollette.
Il metodo tariffario definitivo sarà applicato dal 1 gennaio 2014.
Avv. Rossella D'Onofrio